Una giornata di mobilitazioni in tutta Italia contro l’hate speech nello sport.
In occasione della Giornata Internazionale dello Sport per lo sviluppo e la pace campioni sportivi, società dilettantistiche, scuole e gruppi giovanili si mobilitano per dire che ODIARE NON E’ UNO SPORT. Partecipa anche tu, leggi sotto come.
In oltre 14 città italiane* si terranno flash mob per attirare l’attenzione sul fatto che non è più accettabile che i discorsi d’odio siano diventati una parte strutturale delle conversazioni sportive, come è illustrato nell’ultima edizione del Barometro dell’Odio nello Sport, dove in tre mesi di monitoraggio dei social delle principali testate sportive italiane sono stati intercettati oltre un milione di commenti di hate speech. Dal linguaggio volgare, agli insulti discriminatori fino a vere proprie minacce. Lo sport nasconde fenomeni di odio insidiosi, che nascono sul campo e si moltiplicano pericolosamente online. E’ ora di dire basta.
MOBILITAZIONI DA NORD A SUD
Dal Verona Volley alla Pallacanestro Cantù, dal Cus Torino Rugby femminile alla Polisportiva San Filippo Neri di Milano, e ancora a Verona l’Alba Borgo Roma e il Dingo Rugby Club , l’Asd Lazise Calcio, il Basket Lions Leontinoi Lentini (Catania), il Volley Team di Bologna, la Santinelli Dance Academy di Roma, la Lady Maerne Calcio femminile di Treviso, sono molte le realtà che hanno aderito all’iniziativa. Il Flash mob raggiungerà anche le società sportive protagoniste del campionato nazionale di corsa campestre di Lecco, così come parallelamente grandi e piccole società sportive giocheranno con le pettorine di Odiare non è uno sport per ribadire che il confronto sul campo dev’essere prima di tutto lealtà, inclusione e rispetto delle regole.
Fin dalla prima edizione, molti campioni che hanno sostenuto la campagna Odiare non è uno sport: Stefano Oppo, Assunta Legnante, Igor Cassina, Valeria Straneo, Angela Carini, Alessia Maurelli, Frank Chamizo, Rossano Galtarossa,Paola Egonu, e ancora Emanuele Lambertini, Gaia Tortolina, Valentina Petrillo, Maria Magatti, Vittoria Di Dato, Luca Cesana, Mattia Gaspari, Veronica Lisi, Valentina Quaranta, il sindaco di Verona Damiano Tommasi, Emma Mazzenga, la prof classe 1933 primatista mondiale over 90 sui 200 metri, le squadre di basket in carrozzina Briantea84 e Amicacci di Giulianova, la motociclista Francesca D’Alonzo, i giornalisti sportivi Riccardo Cucchi e Mimma Caligaris, assieme a tante squadre italiane di sport popolare. Anche in questa occasione molti di loro torneranno a rilanciare il messaggio tramite i canali social, fotografandosi con la scritta Odiare non è uno sport. Un gesto semplice ma potente, che si unirà a quello di centinaia di studenti e gruppi giovanili, tra cui la Scuola Media Ascoli di Gorizia, il Liceo Agnesi di Milano, l’associazione ACMOS di Torino, e tante persone comuni che condividono i valori fondanti dello sport
COME PARTECIPARE
Partecipa anche tu fotografandoti con la scritta ODIARE NON E’ UNO SPORT, puoi scaricare l’immagine della campagna a questo link o se ti è più comodo scrivere tu la frase su un foglio o con la creatività che preferisci, poi carica la tua foto qui lasciando i tuo nome e cognome e città di provenienza o se preferisci in forma anonima. Rilancia il messaggio attraverso i propri canali social, taggando le pagine di Odiare non è uno sport su Facebook (@odiarenoneunosport) o su Instagram (@odiarenonesport) e utilizzando gli hashtah #odiarenoneunosport e #nohatespeech
Vinciamo insieme una battaglia di civiltà!
* Calco (Le), Cantù (Co), Castel Maggiore (Bo), Lentini (Si), Lecco, Monza (MI), Milano, Montebelluna (TV), Padova, Roma, Sesto S. Giovanni (Mi), Torino, Treviso, Verona