Parole fuorigioco – il podcast di Odiare non è uno sport

Otto episodi per ragionare sulle possibili discrminazioni di cui la nostra società è teatro in ambito sportivo, ma anche delle storie di chi ha trovato il modo per rispondervi. Si chiama Parole fuorigioco ed è il podcast di Odiare non è uno sport, a cura di Radio Sherwood. Una serie che vedrà al centro tematiche quali razzismo, sessismo, bodyshaming, abilismo e accessibilità agli spazi sportivi, con un focus specifico sull’ambito dilettantistico, di cui ancora non si parla abbastanza e in cui ognuno di noi impara a praticare e rendere lo sport parte della propria vita.

Se il dilettantismo è oggi testimone di atti di discriminazione e odio, esso è allo stesso tempo un grande bacino di aggregazione e inclusione sociale. Le storie che ascolterete vi faranno entrare nell’esperienza diretta delle persone intervistate, per comprendere quali sono le caratteristiche delle discriminazioni in ambito sportivo e trarre degli spunti e gli strumenti per reagire e far crescere una cultura sportiva sempre più inclusiva.

EPISODIO NUMERO 1 | Calcio e razzismo: Ragioniamo sul tema a partire da quanto avvenuto il 19 novembre 2023 nella partita tra le squadre abruzzesi Casalanguida e l’Athletic Lanciano. Ai microfoni, le voci di Michele La Scala (Vicepresidente dell’Athletic Lanciano) e di Marco Iasci (della tifoseria Axa Rebel) che racconteranno la vicenda vista dai loro occhi, le loro opinioni e i loro valori per un calcio antirazzista.

EPISODIO NUMERO 2 | La danza non è una cosa per donne: Nel secondo episodio si esplorano le discriminazioni razziali nella danza, una disciplina spesso femminilizzata e vista più come arte che sport. Nella danza, le micro aggressioni, l’omogeneità bianca e la denigrazione delle danze non europee sono ancora comuni in ambienti amatoriali e professionali. Tuttavia, ci sono anche esempi di resistenza antirazzista, studio di altre culture e sfida ai canoni tradizionali.

EPISODIO NUMERO 3 | Per uno sport al sicuro dal sessismo: Nel terzo episodio parliamo di sessismo, una piaga che, come riporta l’AICS, è largamente riscontrata all’interno dell’attività sportiva dove persistono pregiudizi di genere e di orientamento sessuale. Ne discutiamo con Francesca Masserdotti di Assist (Associazione Nazionale Atlete) e Giulia Borghi della polisportiva Atletico San Lorenzo che ci danno una chiave di lettura femminista dello sport professionistico e popolare. 

EPISODIO NUMERO 4 | Sport e Omolesbotransfobia: Nel quarto episodio parliamo di omolesbotransfobia, di transfobia in particolare, forse la contraddizione e la discriminazione più evidente nel mondo dello sport, come testimoniano anche le Olimpiadi di Parigi 2024. Al centro della puntata, l’esperienza della polisportiva milanese “Open”, che da decenni crea spazi per la comunità queer e critica la normatività e le discriminazioni strutturali rispetto al genere nel mondo dello sport e lo fa praticando forme diverse di squadra e aggregazione e interrogandosi su cose spesso prese poco in considerazione, dagli spogliatoi al dibattito sul ruolo degli ormoni e la differenza dei corpi nel valutare le capacità di un atleta.

EPISODIO NUMERO 5 | La gara olimpica dell’inclusività: Nel quinto episodio parliamo di Olimpiadi e di come odio e discriminazioni purtroppo siano presenti anche nel più emblematico dei giochi sportivi. Con Federico Greco, storico dello sport, affrontiamo il modo in cui il Comitato Olimpico sta perseguendo la parità di genere e di come la società e la stampa hanno reagito ai tentativi di organizzare dei giochi più inclusivi. Nella seconda parte emerge come il lavoro fatto sull’inclusività di genere non si sia verificato anche sulla dimensione delle persone marginalizzate. Parliamo in particolare delle gravi conseguenze sociali che hanno avuto i giochi sulle fasce di popolazione più marginalizzate che abitano le banlieu parigine.

EPISODIO NUMERO 6 | Uno sport accessibile a tutte e a tutti: Nel sesto episodio parliamo dell’importanza di uno sport accessibile a tutti e tutte. Insieme a Chiara Maniero, Roberto Madinelli e Andrea Ros raccontiamo quali sono gli ostacoli alla pratica sportiva per le persone con disabilità e come, al tempo stesso, praticare sport può costituire un grande aiuto per sviluppare la propria autonomia. Andrea Ros ci racconta l’esperienza straordinaria della A.S.D. Alta Resa, una società sportiva di Pordenone che da anni porta avanti una squadra di sitting volley dove giocano insieme persone con e senza disabilità.

in aggiornamento -> presto le nuove puntate